… lo zen sta proprio nel calarsi fino in fondo nella vita ordinaria, quotidiana, fatta di rapporti sociali e affettivi, di pannolini da cambiare, di avanzamenti nella carriera, di ipoteche sulla casa: di tutte quelle cose insomma che riteniamo troppo banali e per nulla spirituali e illuminanti.
Il vero obiettivo della pratica: imparare a vivere ogni momento così com’è, a esperirlo fisicamente, visceralmente, senza filtrarlo attraverso i preconcetti e i cliché della mente, perché solo allora, svanito l’io, ci appare la meraviglia della vita quotidiana in tutta la sua splendida semplicità.
È tutto qui, è questa l’illuminazione? Sì, se ricordiamo l’antico principio ch’an del wushih, ‘nulla di speciale’, e se crediamo in una pratica non dualista che investa la totalità della vita.
Dall’introduzione a “Zen quotidiano”, di Charlotte Joko Beck, Ubaldini Editore.