Gianfranco Damico (2013) paragona il nostro Io ad “uno stormo di uccelli in volo che si muove in sincrono… Noi sembriamo essere programmati per entrare in connessione con altri stormi in volo, per creare danze vorticose e determinare cambiamenti…Che lo vogliamo o no, altri Io fenomenici, altri stormi in volo andranno ad interagire e confluire col nostro, e nella relazione, nella qualità che in quel movimento dinamico riusciamo a costruire, si gioca la luminosità dei nostri destini. L’io pertanto non è un Io, è sempre un noi. La relazione è la fenditura entro la quale emerge il nostro essere.â€
Anche lo yoga, attraverso il lavoro sulle posizioni, il respiro, la meditazione, tramite il confronto con il maestro ed il gruppo, ci permette gradualmente di arrivare a percepire questo “noiâ€, di sentirci più vicini gli uni agli altri. Lasciando da parte l’unione con l’assoluto e le pratiche ascetiche degli yogi Himalayani, la disciplina dello yoga, ovvero dell’unione del corpo, del respiro e della mente, diventa quindi un qualcosa che apre verso nuovi orizzonti…O verso altri stormi in volo.
Nicola
Citazione: Gianfranco Damico (2013)  Il codice segreto delle relazioni. Usare il cervello per arrivare al cuore. Urrà edizioni: 244pp.
Foto di Andreas Trepte www.photo-natur.de
Incontrare lo Yoga non è un caso e se capita probabilmente cerchiamo un’alternativa al conosciuto. Come trovare il nuovo se non “aprendoci” a nuovi orizzonti? E in gruppo, come in volo, è più facile! Ileana